18 giugno 2020

Autismo, la Fondazione VSM si conferma ai vertici della ricerca nazionale e internazionale

Villa Santa Maria si conferma eccellenza italiana nell’ambito della ricerca sui Disturbi dello spettro autistico. La Fondazione VSM di Villa Santa Maria, che opera per sostenere le attività di ricerca del Centro Multiservizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza con sede in Tavernerio, è infatti risultata per il quinto anno consecutivo tra le realtà italiane con il maggior numero di lavori accettati dall’INSAR, il più importante evento sull’autismo a livello mondiale. 

Nonostante il congresso, che si sarebbe dovuto tenere a inizio maggio a Seattle, negli Stati Uniti, sia stato annullato a causa della pandemia da Coronavirus, gli organizzatori hanno reso disponibili online gli oltre 1.400 abstract che erano stati accettati per l’evento, al quale nelle scorse edizioni hanno partecipato almeno 2 mila ricercatori e specialisti provenienti da oltre 30 Paesi. Grazie ai 5 abstract accettati per l’edizione 2020 dell’INSAR, la Fondazione VSM è al secondo posto tra le realtà italiane per numero di contributi, subito dopo l’Istituto Italiano di Tecnologia di Rovereto (che ha 8 abstract) e insieme all’Università di Trento (5 abstract).

Non solo. Se si considerano i lavori frutto della ricerca e delle analisi condotte non in compartecipazione con altri Centri, ma solo con le proprie forze, la Fondazione VSM è addirittura prima con 4 abstract, alla pari con l’Università di Trento.

Quanto ai temi trattati dai contributi presentati dalla realtà comasca, si va dallo studio sugli effetti benefici che una visita al Museo teatrale alla Scala di Milano ha avuto su diversi gruppi di pazienti in carico a Villa Santa Maria, alla possibilità di individuare precocemente, grazie all’intelligenza artificiale, una firma dei Disturbi dello spettro autistico attraverso un semplice elettroencefalogramma (EEG) a due canali. Dall’approfondimento del possibile legame tra gravità del comportamento in punta (Tip-Toe Behavior) e ritrazione del tendine d’Achille nei soggetti autistici, all’analisi delle alterazioni del controllo posturale nei soggetti con Disturbo dello spettro autistico.

Una serie di temi che offrono un punto di vista originale su aspetti spesso poco considerati in un quadro complesso come quello che caratterizza i bambini e i ragazzi autistici, la cui cura può invece contribuire in maniera consistente a migliorare la qualità della vita dei pazienti. “Il fatto che il nostro team di ricerca si sia riconfermato ancora una volta competitivo nel panorama nazionale e internazionale è motivo di grande orgoglio”, commenta il professor Enzo Grossi, Direttore scientifico della Fondazione VSM. “Risultati di questo tipo ci spronano a puntare sempre all’eccellenza in ciò che facciamo e a confrontarci con obiettivi sfidanti attraverso cui aumentare la conoscenza e la consapevolezze in un campo complesso come quello dei Disturbi dello spettro autistico”.

 


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