17 ottobre 2017

Rotterdam, i risultati dello studio sui fattori di rischio gravidici per l’autismo condotto da Villa Santa Maria presentati al congresso mondiale DOHaD

Profilo sempre più internazionale per Villa Santa Maria. Il Centro, specializzato nella cura e riabilitazione di bambini e ragazzi affetti da autismo e patologie neuropsichiatriche, ha infatti portato il proprio contributo al decimo congresso mondiale della DOHaD (Developmental Origins of Health and Disease), la società internazionale impegnata nella ricerca sulle origini fetali di salute e malattie, in corso a Rotterdam (Paesi Bassi) dal 16 al 18 ottobre.

Il lavoro, accettato sotto forma di poster dal comitato scientifico del congresso, è frutto dello studio sui Fattori di rischio gravidici per l’autismo, condotto da Villa Santa Maria in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Pisa e con il Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’Università di Pisa. L’indagine si è focalizzata in particolare su 12 fattori di rischio ambientale a cui le madri che nel corso della loro vita hanno avuto un figlio affetto da Disturbi dello spettro autistico e un altro figlio con sviluppo normale sono state esposte durante le due gravidanze e i rispettivi periodi peri- e post-natali.

Ciò che è emerso è che nel caso dei bambini affetti da Disturbi dello spettro autistico le mamme erano state esposte con una frequenza molto più alta a molti dei fattori considerati. Questo fa pensare che in soggetti con predisposizione i fenomeni ambientali e quelli incidentali possano influenzare l’esito della gravidanza.

Ma oltre a questo tema, portato all’attenzione di una platea di specialisti internazionali, Villa Santa Maria ha rivolto la propria attività di ricerca scientifica a indagare una serie di altri aspetti. Tra questi gli argomenti al centro dei tre lavori che sono stati presentati nei giorni scorsi, sempre sotto forma di poster, al Congresso nazionale dell’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI), che si è svolto a Roma dal 13 al 15 ottobre.

Un appuntamento al quale il Centro ha partecipato offrendo il proprio contributo alla ricerca sul Tip-Toe Behavior (comportamento in punta) nei soggetti affetti da Disturbi dello spettro autistico, all’esplorazione del rischio di caduta nei bambini e ragazzi con Disturbi dello spettro autistico e proponendo un adattamento e traduzione in italiano della scala Short Sensory Profile (SSP), uno degli strumenti più utilizzati per valutare i profili sensoriali dei soggetti affetti da Disturbi dello spettro autistico.

“Siamo molto soddisfatti del riscontro che il nostro lavoro sta ottenendo sia a livello nazionale sia a livello internazionale”, commenta il professor Enzo Grossi, Direttore scientifico di Villa Santa Maria e Vicepresidente della Fondazione VSM di Villa Santa Maria, che sostiene le attività di ricerca del Centro. “Il fatto di aver attivato una rete di collaborazione con Centri specialistici di primaria importanza in Italia e all’estero ci sta consentendo non solo di raggiungere risultati di enorme interesse dal punto di vista scientifico, ma anche di indagare aspetti che possono aprire nuove prospettive di diagnosi e cura per le patologie delle quali ci occupiamo, a partire proprio dai Disturbi dello spettro autistico”.


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