07 giugno 2018

Salute e pluralismo religioso, grande successo per il seminario organizzato da Fondazione VSM, comitato Insieme per prendersi cura e ospedale Valduce

Grande interesse e partecipazione per il seminario intitolato Prendersi cura: realtà ospedaliera e pluralismo religioso, organizzato a Como dalla Fondazione VSM di Villa Santa Maria SCS, dal comitato scientifico Insieme per prendersi cura e dall’ospedale Valduce. All’evento, che si è svolto il 31 maggio nella sede di UnindustriaComo, hanno infatti partecipato un centinaio di persone tra medici, infermieri e personale sanitario.

Al centro del seminario, il tema di come promuovere in ambito ospedaliero il rispetto e la valorizzazione delle diverse sensibilità religiose e culturali dei pazienti. Prendersi cura di un paziente significa infatti non solo garantirgli le migliori terapie e trattamenti possibili, ma anche sapere cosa lo rende più sereno e cosa lo mette a proprio agio. 

Per questo è fondamentale che medici e infermieri abbiano gli strumenti pratici per far fronte alle necessità di una società che, giorno dopo giorno, diventa sempre più multietnica e multiculturale. Perché dal rispetto della dignità della persona passano anche cure più umane ed efficaci.

Ad aprire l’appuntamento, patrocinato dall’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Como e di Milano, oltre che dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Como, è stato il saluto della dottoressa Gaetana Mariani, presidente e direttore generale di Villa Santa Maria SCS, che ha sottolineato come “a fondamento del pluralismo religioso c’è un’esperienza di libertà, valore sempre più minacciato nell’Europa di oggi”.

A seguire, il dottor Vittorio Terruzzi, direttore sanitario del Centro, ha introdotto gli interventi dei rappresentanti delle diverse religioni sottolineando come siano tante le abitudini che variano tra una confessione e l’altra: dall’alimentazione alle norme igieniche, dalla partecipazione dei famigliari ai vari momenti della vita, alle consuetudini che regolano eventi come la nascita e la morte.

Poi la discussione è entrata nel visto con gli interventi di Andreas Koehn, pastore valdese, di Giorgio Mortara presidente onorario dell’Associazione Medica Ebraica, di Abd al-Sabur Turrini direttore generale del COREIS - Comunità Religiosa Islamica Italiana e di Tenzin Khentse Cesare Milani, monaco dell’Istituto Buddhista Ghe Pel Ling. A seguire il professor Enzo Grossi, direttore scientifico e vice presidente della Fondazione VSM, ha illustrato gli effetti positivi della religione sulle malattie, spiegando come un’ampia letteratura scientifica dimostri che la religione contribuisce a una vita più longeva, a una migliore funzione endocrina e a ridurre i rischi di demenza, problemi cardiaci e cancro. 

L’evento è poi proseguito con gli interventi di Eleonora Castagna, responsabile dei Terapisti della riabilitazione di Villa Santa Maria SCS e di Eleonora Stampa, ostetrica dell’ospedale Valduce, prima di concludersi con la tavola rotonda alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle diverse comunità religiose e Sergio Fucci, giurista e bioeticista.


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