29 luglio 2021

Un nuovo approccio transdisciplinare all’autismo: il Gruppo GLIA e il contributo di Villa Santa Maria

Favorire un confronto periodico sui Disturbi dello spettro autistico. Promuovere un approccio transdisciplinare a una condizione che richiede inevitabilmente una risposta complessa. E attivare una rete di specialisti di discipline mediche diverse per promuovere un dialogo che in passato non sempre è stato adeguatamente sostenuto.

Sono questi gli obiettivi con cui è nato il Gruppo GLIA (Gruppo Lavoro Italiano Autismo), sodalizio al quale hanno aderito una trentina di specialisti nell’ambito dei Disturbi dello spettro autistico facenti capo a vario titolo a IRCCS, Università, Centri del CNR, Fondazioni di Ricerca, Istituti scientifici, realtà ospedaliere e Centri di neuropsichiatria infantile italiani. Il Gruppo, del quale fa parte anche il professor Enzo Grossi, direttore scientifico di Villa Santa Maria, è coordinato dalla professoressa Cristina Panisi, della Fondazione Istituto Sacra Famiglia, ed è nato dall’incontro tra i 35 autori che hanno partecipato alla stesura dell’articolo intitolato Autism Spectrum Disorder from the Womb to Adulthood: Suggestions for a Paradigm Shift, pubblicato dalla rivista scientifica internazionale Journal of personalized medicine.

“L'ampio spettro di esigenze dei soggetti affetti da Disturbi dello spettro autistico rappresenta una sfida per il sistema sanitario mondiale”, spiega l’articolo. “Il sorprendente aumento della prevalenza negli ultimi decenni richiede, infatti, una profonda riflessione e valutazione”.

Ciò che sta emergendo sempre più chiaramente è che i risultati epidemiologici e clinici dei Disturbi dello spettro autistico non possono essere spiegati dal tradizionale modello genetico lineare, ma richiedono una concezione più ampia, che integri genetica, ambiente ed epigenetica. Non solo. La risposta alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie passa necessariamente per un modello sanitario diverso, caratterizzato da un approccio multidisciplinare e dalla condivisione delle conoscenze tra specialisti di aree anche molto lontane tra loro. L’obiettivo del Gruppo GLIA è quindi quello di contribuire a “unire i puntini” che compongono un quadro che non solo è complesso, ma è anche in costante evoluzione e unico per ciascun soggetto.


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